Percezione

In termini di risonanza, dei ranking 2021 considerati Milano appare in oltre l’80%, in linea con Monaco e Barcellona. Solo tre città, ossia Londra, Parigi e New York, sono in tutte le classifiche e quindi presentano una risonanza pari al 100%. Ordinando le città globali per risonanza, Milano risulta la 21esima tra le più attenzionate (sulle 719 misurate, a pari merito con Monaco), nonché la 12esima tra le 561 non capitali. 

Rientra pertanto nell’élite dei 69 centri urbani che compaiono in almeno il 50% delle classifiche. È un risultato notevole considerando che questo gruppo è per la metà popolato da capitali politiche (ve ne è 1 ogni 2 città), mentre nell’insieme delle restanti 650 città tale presenza è ben più diluita (1 capitale politica ogni 5 città). 

Altro elemento di pregio risiede nell’accresciuta risonanza di Milano nel tempo, nonostante la pandemia: considerando ‘a campione chiuso’ esclusivamente i 25 ranking di cui sono disponibili sia l’edizione 2019 sia l’edizione 2021, la risonanza di Milano compie un salto da 72% a 88% (+16 punti percentuali, l’aumento maggiore tra i suoi benchmark seguito da quello di Barcellona, +8 p.p.; eccezioni sono Monaco, in peggioramento di 4 punti, e Londra stabile sul 100%).

In termini di posizionamento, Milano figura mediamente al 98esimo posto nei ranking ed. 2021, ultima tra i suoi benchmark. Tuttavia, la media complessiva nasconde differenze rispetto alle 8 categorie in cui sono organizzabili i ranking. Milano è percepita aver punti di forza quale nodo nelle reti globali (è mediamente posizionata al 31esimo posto, davanti a Monaco, Barcellona e Berlino), place-for-business (21esima) e meta turistica e per eventi sportivi (14esima, vicina a Chicago e Tokyo, davanti a San Francisco e Amsterdam) ed è tutto sommato ben posizionata anche nei ranking che sintetizzano una visione pluridimensionale (31esima). Risulta ultima tra i suoi benchmark, ma con un posizionamento migliore che nella media totale, in innovazione (48esima), talenti (52esima) e attenzione a green e smartness (91esima).

Infine, vero punto di debolezza che penalizza il posizionamento complessivo del capoluogo lombardo ma anche di tutti i benchmark (in minor misura con Tokyo e Amsterdam) è la percezione per congestione e qualità della vita, rispetto al quale Milano si colloca nelle parti basse delle classifiche (331esima). 

Si consideri a tal proposito che calcolando il posizionamento senza la dimensione ‘congestione e qualità della vita’ Milano risulta 45esima (a confronto con 98esima). Anche le altre città vedono salire il proprio posizionamento di una cinquantina di posti, Londra e New York di circa 60 (escluse Amsterdam e Tokyo, meglio valutate in termini di congestione e qualità della vita). 

Messi a fuoco i principali risultati di Milano in ambito percezione, occorre tuttavia evidenziare un caveat dell’analisi: per loro natura, le classifiche sono definibili come un radar selettivo e selezionato. Infatti, le società di consulenza e le think tank che le compilano scelgono quali territori includere nell’analisi e quali no, spesso anche in funzione della disponibilità di dati. Inoltre, vi è una selezione ‘guidata’ e sintetica dei parametri della valutazione dei centri urbani che non consente di coglierne le specificità in termini di dimensione, asset, identità. Se quest’ultimo aspetto viene affrontato nel successivo capitolo del presente lavoro, qui si è invece voluto approfondire un ulteriore elemento, per certi versi universale, rispetto alle classifiche: la popolarità di Milano e dei suoi benchmark nelle ricerche su Google. 

Seppur sembri sussistere una correlazione con la percezione, al contrario di essa la popolarità non implica un giudizio, ma semplicemente misura quanto una città è cercata su Internet rispetto ad altre.

In termini di popolarità, tutti i benchmark registrano una diminuzione nel 2021 rispetto al pre-Covid, in linea con il fatto che la pandemia è stata in primo luogo una crisi delle città. Cambiano le entità del gap sul 2019, nell’ordine del -30% nel caso di Milano ma anche di Parigi, Berlino, Chicago e Monaco, del -40% per Londra, Barcellona, Amsterdam e San Francisco , -23% New York, fa eccezione Tokyo con -1%.

Ancora più interessante è però confrontare percezione e popolarità. Si confermano alcune aspettative, con Londra, Parigi e New York le più cercate come anche le più ‘risonanti’ nei ranking. Emergono però anche alcune differenze, soprattutto per Milano: se per risonanza e posizionamento medio nei ranking il capoluogo lombardo non spicca trai suoi benchmark, per popolarità è sesto. Berlino anche scala posizioni, mentre Tokyo scende.

Potrebbe dunque essere ipotizzata la sussistenza di alcune interpretazioni nelle classifiche, che non colgono appieno quanto le città siano effettivamente universalmente cercate e conosciute.